Mag 22

di Enrico Guarnieri

Si è chiusa il 22 Luglio 2013, la bella mostra “Les macchiaioli 1850-1874 des impressionnistes italiens?” voluta dal Museo d’Orsay, allestita nel Museo de l’Orangerie e curata da Beatrice Avanzi e da Fernando Mazzocca. Successivamente, questa mostra itinerante ha raggiunto Madrid trovando spazio espositivo nei locali della Fundacion apre fino al 5 Gennaio 2014.

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Ott 16

Rufina, 29 settembre 2013


1Nelle Georgiche Virgilio “canta” il mito di Orfeo ed Euridice. E’ una struggente storia di amore profondo e morte: eros e tanatos (Έρως και Θάνατος). Euridice, morsa da un serpente, cade in un sonno eterno. Il cantore Orfeo sceso nell’Ade, riesce ad intenerire con la sua musica le divinità che gli concedono di riportare in vita terrena l’amata ad un patto: che nella strada del ritorno verso la terra non si fosse voltato a guardare la moglie. Ma proprio al limes, sulla soglia che divide il mondo degli umani da quello delle anime, Orfeo si volge verso l’amata moglie rompendo il patto con gli dei e condannando Euridice a permanere “per sempre” negli inferi.

Certo l’ira di un nume ti perseguita;
tu sconti gravi colpe; inconsapevole Orfeo
suscita la tua rovina e lo vogliono i Fati!,
e infelice dell’ira per la sposa perduta.

Mentre fuggiva da te a precipizio lungo il fiume,
non vide, la fanciulla già segnata da morte,
nell’alta erba, il serpente che abita le rive.
E il coro delle compagne Driadiriempdi lamenti
i monti più elevati; e piansero le vette del Rodope
e gli alti e la guerra di Reso
e pianse i Geti e l’Ebro e l’antica Orizia…..

…….Anche quando il capo, staccato dal candido collo,
l’Ebro Eagiro portava travolgendo nei gorghi,
la voce, e la lingua ormai gelida: “Euridice”,
chiamava mentre l’anima fuggiva: “O misera Euridice”,
“Euridice”, ripetevano le rive lungo il fiume”. Continua a leggere »

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Mag 05

1Gualtiero Risito, da buon artista fiorentino, nelle sue opere privilegia il segno, come nella migliore tradizione pittorica cittadina. Infatti il disegno è la principale caratteristica dei nostri più importanti periodi e movimenti artistici che nel corso dei secoli hanno creato una vera e propria scuola: la Scuola Fiorentina.

Attraverso il disegno si indaga la forma astraendola dal suo contesto naturale facendola assorgere a idea e perciò rivendicando ad essa il primato sulla forma. Pertanto l’oggetto non avrà nella sua rappresentazione una valenza reale ma sarà un segno dell’idea concepita dall’artista. Continua a leggere »

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Ago 06

 Mosso dal desiderio di toccare con mano le opere di Michelangelo, Raul Ceville giunge da Panama, suo paese natale, a Firenze, sulle tracce del Buonarroti.

Questo desiderio pesò molto sulla sua scelta, perché lui, scultore alle prime armi, voleva studiare nella culla del Rinascimento ed analizzare dal vero i suoi numerosi capolavori. In questa scelta fu aiutato dal suo primo maestro che in patria lo introdusse all’arte europea ed in special modo in quella catalana e fiorentina, da lui ben conosciute, perché durante un suo tour europeo aveva soggiornato anche a Barcellona e a Firenze.

Raul arrivò nella nostra città nel 1946, dopo un lungo viaggio via mare, grazie a una borsa di studio che gli permise di fare vari tentativi in campo artistico. Tentativi che inizialmente furono costellati da dubbi, incertezze e ripensamenti, cosa del tutto naturale per un giovane che decide di abbracciare la disciplina artistica, così difficile e soggettiva, che obbliga ad un percorso solitario ed autonomo nel tentativo di trovare uno stile valido e soprattutto personale. Continua a leggere »

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