Feb 25

Accogliamo un interessante contributo sull’influenza del pensiero aristotelico sul pensiero teologico moderno, quello tomista, che a sua volta ha pesantemente condizionato in positivo la scienza moderna fino ai giorni nostri. Distinguere il pensiero scientifico razionale dalle influenze delle dottrine religiose, ancorché rivelate, è stato un grande contributo che Tomamso d’Aquino ha dato allo sviluppo del pensiero scientifico e quindi della scienza e della tecnologia dell’epoca moderna e dei giorni nostri.  Grazie all’autore.

Marcello Sladojevich

Nei nostri libri di scuola si indica il 1492, la scoperta del nuovo mondo, come l’inizio della “modernità” ma, se consideriamo più attentamente la storia dei secoli precedenti, ci accorgiamo che nel pensiero del Cristianesimo occidentale nuovi influssi culturali avevano influito nella visione del mondo ponendo, in modo determinante, le premesse di quello che sarà in seguito lo sviluppo del pensiero scientifico moderno. Mi riferisco all’introduzione dello studio della filosofia aristotelica che, attraverso il mondo arabo arrivò in occidente intorno al mille.

La cultura teologica cristiana fin dai primi secoli era stata, come è noto, influenzata dalla filosofia greca e soprattutto da Platone. La sua gnoseologia aveva determinato fortemente il pensiero dei Padri della Chiesa, soprattutto S. Agostino. La conoscenza è soprattutto “memoria“ di una realtà transfenomenica, che l’anima ha contemplato prima del suo essere nel tempo.

Il termine “fenomeno” deriva dal greco “to fainomenon” e significa “apparenza”. Tutta la realtà che ci circonda e che noi percepiamo con i sensi è, in questo contesto, nascondimento della realtà. Questa, la realtà, pertanto, è in un mondo al di là delle apparenze, è appunto realtà “trans-fenomenica”. Il rapporto tra apparenza, realtà fenomenica, e verità è per lo più di contrarietà. Da ciò lo sforzo dello spirito dell’uomo di raggiungere la conoscenza della realtà al di là dell’apparenza sensibile.

Il platonismo aveva influenzato sostanzialmente tutto il pensiero cristiano, in particolare il pensiero teologico e di conseguenza tutta la cultura occidentale. Non possiamo non riconoscere la forte suggestione che una visione filosofica fortemente ancorata ad un mondo trans-fenomenico considerato come unica vera realtà, al di là del regno delle “ombre”, poteva avere sul nascente pensiero cristiano, che considera la vita nel tempo, hic et nunc, come  un esilio esistenziale che terminerà con il ritorno nella vera patria, la Gerusalemme Celeste di San Agostino. La vita nel tempo è solo attesa dell’unica vera  vita che è l’incontro con l’Assoluto, fuori del tempo, perché l’eternità è essere con assenza di tempo che in se stesso è “fieri, “divenire” e, pertanto, in un certo senso,  questo divenire è morte: in questo contesto l’evento della morte soggettiva è “dies natalis”, il giorno della nascita alla vita. Continua a leggere »

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Feb 15

Quale crisi di fatto oggi affligge la nostra società? Credo sia una domanda, anche se elementare, necessaria. E’ un bel dire che ora siamo in periodo di crisi, ma necessariamente dobbiamo capire di che tipo di crisi si parla se vogliamo trovare i rimedi.  Il paziente è malato? Che malattia ha? E  quindi, che farmaci gli prescriviamo?

C’è chi dice che la nostra società sta subendo una crisi da “congiuntura economica”, ma che passerà alla svelta e quindi riprenderà il suo corso come prima. Francamente queste ci sembrano diagnosi, osservazioni, molto riduttive e mutuate dalla pratica di scienze sociali di impronta marxista, ma a nostro modo di vedere, metodo già superato.

Più articolati possono apparire quei riferimenti alle cosiddette “crisi dialettiche della società”, quelle crisi generate e poi superate con “le forze proprie della società”. Diagnosi suggestive, ma anche queste probabilmente datate dal punto di vista metodologico: forse la “crisi dialettica” era vera all’epoca della rivoluzione americana, o di quella francese ma anche di quella russa, oggi sicuramente la questione è improbabile, poiché si riscontra un’assenza assoluta di una spinta propulsiva verso il futuro, si ha la fondata impressione che il nostro sistema, quello occidentale, si stia collassando, o meglio stia implodendo. Se così fosse, questa è una crisi “entropica”: non ci sono sintomi di rinnovamento ed è come se l’agire degli stati e dei cittadini abbia perso la direzione del proprio cammino.  Continua a leggere »

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Dic 30

Ma chi la prende la botta? Chi è genuflesso!

E chi è genuflesso? I soliti! I più deboli! I Disperati!

Sui giornali di questo ultimo scorcio di dicembre 2010, finalmente si dicono le cose come stanno, perlomeno si spera,  in materia di pensioni. Alt! Finalmente ci dicono quello che accadrà in futuro! Lo Stato risparmierà da questa, si spera ultima, manovra previdenziale, circa 38 miliardi di euro.Ma chi pagherà questo risparmio forzoso? “Fottuti” saranno tutti il lavoratori e gli autonomi che dovranno andare in quiescenza dal 2011 in poi! C’è sempre qualcuno che gode e qualcun altro che fa godere!

L'urlo - E. Munch

Gioiranno anche coloro che già sono andati in pensione in questi ultimi due anni per averla scampata bella! Meglio essere mezzi fottuti che per intero! Ma anche costoro sono stati strizzati a modino! Continua a leggere »

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Nov 13

Rocco Buttiglione e la questione sui gay.
Sicuramente una leggerezza, ma anche una cattiva interpretazione della società ed un’interpretazione confusa fra metodo che si riscontra nella Dottrina Sociale della ChiesaCatechismo della Chiesa Cattolica.

L’On. Rocco Buttiglione, del gruppo parlamentare dell’UDC, ma anche Vicepresidente della Camera dei Deputati (mica niente!) partecipando alla trasmissione RAI Un giorno da pecora è caduto in brutto equivoco. Delle volte si parla troppo e poi finisce che si “sparla” o comunque si dicono le cose a vanvera. Sì va be’ che uno è professore, è filosofo… è… è quel che è… ma la prudenza ed anche l’umiltà di non accettare di parlare su tutto lo scibile umano sarebbe un atto di coerenza soprattutto per un intellettuale.

«Essere gay? E’ come non pagare le tasse» il senso del discorso dell’Onorevole ripreso e poi in qualche modo commentato da alcuni quotidiani. Continua a leggere »

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