Giu 26

Le aliquote delle tasse vanno aumentate a chi guadagna troppo, visto che non possiamo diminuire loro gli stipendi!

La riforma fiscale è una di quelle “pensate collettive” che è nell’aria da anni. La vogliono a “destra” ed a “sinistra”, la vogliono i sindacati, la vogliono i religiosi… la vorrebbero… per la famiglia, per i pensionati, per… per vattelo a pesca! Insomma dovrebbe essere una riforma che fa contenti tutti.
Ammazza oh!

Sui media è una passerella di guru, tutti con una propria ricetta, ma tutti anagraficamente sopra i cinquanta, anzi i più, abbondantemente sopra i sessanta. Sarà utile a tutti la riforma? O solo per loro signori?

Proprio in questi giorni alcuni giornali hanno pubblicato fasce di aliquote e notizie di una probabile riforma fiscale voluta dal Superministro Tremonti: ci saranno tre o al massimo cinque fasce con aliquote notevolmente ridotte rispetto alle attuali. Per la terza/quinta fascia – redditi oltre i 75.000 euro – al massima si potrebbe arrivare ad un prelievo pari al 38% contro l’attuale 43%, per la seconda fascia, quella del ceto medio per intendersi, con redditi intorno ai 28.000 euro annui, nello spezzone 15.000-28.000 euro l’aliquota dovrebbe aumentare dal 27% al 30%!
I quotidiani della seconda decade di giugno pubblicano queste notizie attendibili: Continua a leggere »

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Giu 26

PRESENTAZIONE all’ABSTRACT  “UN MONUMENTO LUNGO OLTRO 100 KM: Progetto di riorganizzazione per la rete storica della Ferrovia Sangritana ai fini turistici e di TPL” di Giacomo Filippini

L’ABSTRACT edito da The Professional Competence è disponibile gratuitamente in formato elettronico su richiesta. Si prega di contattare la redazione per informazioni.
Il perché The Professional Competence ha sposato la causa Filippini: difesa e conservazione dei rotabili storici. Storicamente la mobilità delle cose e delle persone è da considerarsi come valore aggiunto per lo sviluppo sociale, economico ed anche scientifico: con la mobilità sono circolate merci, uomini, nuove idee.

Proprio per questo già le civiltà più antiche hanno investito in mobilità con denari pubblici considerando la possibilità di muoversi come valore aggiunto per la società stessa: pensiamo alle reti stradali, alle reti marittime, repubblicane prima ed imperiali poi della civiltà romana.
In epoche più recenti, soprattutto con l’avvento degli stati unitari, diciamo in epoca “moderna”,
la mobilità è diventata di approccio pubblico essenziale come valore aggiunto per l’intera comunità; le reti di comunicazione erano strumento irrinunciabile per lo sviluppo programmato ed il controllo sociale: inizialmente con strade e quindi in epoca molto più recente anche con la viabilità ferrata.
Da sempre la legislazione che si occupa di viabilità, mobilità e comunicazione è di ridotta previsione “civilistica” mentre prevalente è la normativa di diritto pubblico. Vi è di più, alla cosiddetta viabilità e strade si è dato rilevanza demaniale.
Quindi non si può negare che la mobilità sia un fattore di interesse pubblico.
Solo in epoche più recenti, soprattutto a metà degli anni ’60 del secolo scorso, cioè in pieno sviluppo economico post bellico, soprattutto in una certa Europa si è cominciato a privilegiare la mobilità del singolo, considerando la possibilità di muoversi solo come opzione del singolo cittadino. Con questa nuova teorizzazione di fatto si è perso o si è voluto tralasciare il valore economico, sociale e strategico della mobilità. Continua a leggere »

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Giu 02

Nel duplice intento di riprendere un tema a me caro e di mettere in risalto una splendida tavoletta del Fattori, presento ad un vasto pubblico l’opera “Stradina solitaria” o “Carrareccia” da me spesse volte vista in una collezione fiorentina. Questa preziosa tavoletta è validissimo e calzante esempio del credo macchiaiolo di voler dipingere solamente per il puro piacere, senza fini etici didattici e col solo intento di rendere al meglio, attraverso il colore, l’impressione naturalistica ricevuta, a prescindere dal soggetto. Infatti, pochi sono i temi di disarmante ed anonima semplicità come questa stradicciola, una delle tante che si inerpicano su per i colli fiorentini e che, ancor oggi, sebbene in numero ridotto, possiamo vedere e percorrere appena ci lasciamo alle spalle le ultime case della città.

Purtroppo, nonostante i miei sforzi, non sono riuscito ad identificare questa strada, forse andata distrutta nell’espandersi della città o inglobata in un asse viario di più grande comunicazione. Continua a leggere »

written by Enrico Guarnieri \\ tags: , , ,