Nov 11

Sul nostro “sito” abbiamo scritto di tutto… anche gli elogi a Renzi!
Ma quando qualcuno lo “chiosa”, e ha ragione, cosa dobbiamo fare?
Con grande soddisfazione ospitiamo la lettera di E.S. che sembrerebbe
chiedere al Sindaco di “razzolare bene dopo aver predicato…”.

Caro Sindaco,

Lei mi è anche simpatico, ma talvolta eccede, soprattutto nella “superficialità” della gestione della cosa pubblica.

Il caso:
la recente delibera con la quale esclude alcuni Domiciliati nel Comunecon tanto di contratto di affitto registrato e relativi contratti di servizi, luce, acqua, gas e telefono intestati – dalla sosta equiparata ai residenti.
Questa quota fino all’ottobre scorso (2010) era ragionevole, oggi Lei l’ha fatta diventare esosa e solo per quei cittadini “anche se domiciliati” ma residenti nelle Province e nei Comuni  limitrofi a Firenze.

Capita che
A) la mia collega residente a Civitella Paganico, Grosseto, continui ad usufruire del trattamento dell’anno corso, contrassegno  per un prezzo di ragionevoli  30/40 euro l’anno.

B) Io che sono residente nella provincia di Arezzo, con tanto di regolare contratto di affitto a Firenze, e fra l’altro impegnata a tempo determinato! presso un Ente Pubblico, ed inoltre spesso necessitata dall’uso della macchina propria, debba pagare la bella cifra di 480 euro l’anno. Ma guardi che la macchina non la uso per “piacimento” ma purtroppo anche per lavoro… anzi proprio per non aggravare la circolazione,  il mio senso civico mi ha portato ad acquistare un abbonamento annuale ATAF.

Insomma quasi uno stipendio l’anno mi va via per la mobilità,  sei stipendi l’anno mi vanno via per l’affitto, uno stipendio per i servizi luce gas acqua… poi dovrei campare e poiché sono giovane, mi vorrei divertire e poi vorrei gustare quella frase da Lei molto usata “emozionarmi” e “pensare al futuro”. Ma mi faccia il piacere! Direbbe Totò.

Osservo solo questo: mancanza di “reciprocità” fra stessi cittadini italiani, discriminati solo per la residenza diversa.

Fra l’altro Lei ha messo nel suo manifesto della “Prossima Fermata Italia” lo jus soli per i nati in Italia, anche da genitori stranieri. Ma con quale criterio se poi non riesce nemmeno a riconoscere reciprocità di diritti a chi è nato nel Comune accanto al suo?

Io sono nata a Firenze, “Maternità” di Torregalli: Lei non mi riconosce lo jus soli neanche se  onoro un regolare affitto ad un Suo amministrato, proprietario dell’immobile  che verserà parte dell’affitto (che io pago, ripeto, e mi risucchia metà dello stipendio) all’Amministrazione pubblica, e quindi anche la Sua Amministrazione, quale tassazione da rendita immobiliare.

Il mio canone, inoltre, ha un prezzo caricato, naturalmente, non ne facciamo una colpa ai proprietari, anche della quota ICI, che, se nominalmente “imposta” al proprietario di “seconda casa”, comunque concorre alla maggiorazione degli affitti, che certamente nella Nostra città non sono molto popolari. Di fatto l’ICI la pago io! E Lei, la Sua Amministrazione, in cambio cosa mi da?

Io di fatto pago le tasse, salate, al Suo Comune senza ricevere nessun servizio.

Vorrei anche rilevare come nella Sua delibera, non solo si introduca un’iniqua disparità fra residenti e domiciliati con casa in affitto (giuridicamente in “possesso”, che vale “titolo”, mentre a suo dire io non avrei nessun titolo se non quello di salire su e giù per le scale!)  ma nel suo provvedimento mi sembra che si trascurino anche normative più generali ove si lega ad ogni immobile una sorta di diritto/obbligo ad un “posto parcheggio”, e mi riferisco per esempio alla legge cosiddetta “Tonioli”. Se Lei ha il “dito da delibera facile”, perché non pensa anche ad una penalizzazione con tassazione aggiuntiva per quei proprietari di immobili che di fatto hanno riclassificato, con tanto di licenza edilizia rilasciata dal Comune, le rimesse ed i garages in negozi, uffici ecc. .

E poi parliamoci chiaro… di fatto penalizzando i domiciliati dei Comuni e Province limitrofe quanto denaro entra in più nelle casse della Sua Amministrazione? Probabilmente Lei non sa nemmeno fare i conti sui “massimi numeri”: se avesse aumentato di soli 10 euro il tagliando in vigore l’anno scorso, 10 euro non sono poi esosi e non sarebbe stata una rapina, forse avrebbe intascato di più e non avrebbe deliberato un’ingiustizia!

Sopra ho invocato “reciprocità” . Ebbene cosa direbbe Lei se i Comuni limitrofi, per pareggiare il conto, deliberassero una quota parcheggio per i soli residenti nel Suo Comune?

Lo sa che non sarebbe male che i Consiglieri comunali di tutti questi Comuni adottassero una  “mozione” in tal senso!

Sicuramente per evitare questa iniquità potrei anche prendere la residenza nel suo Comune… ma una casa ammobiliata su cui prendere la residenza si trova a Firenze?

Cordialmente, una giovane che Lei con il Suo Manifesto vorrebbe idealmente assistere ma che già da subito Le sfila di tasca 480 euro l’anno! Ed il mio stipendio non è  certamente il suo!

Cordialmente.

ES

written by Marcello Sladojevich \\ tags: , ,


3 Responses to “Lettera aperta a Matteo Renzi Sindaco di Firenze – Io di fatto pago le tasse, salate, al Suo Comune senza ricevere nessun servizio.”

  1. 1. gianna Says:

    Ho letto la lettera aperta a Renzi. Condivido tutto: è un’iniquità che non trova giustificazione. Sembra di essere ritornati al medioevo e alle gabelle di trasnito da comune a comune!
    Ma forse il Sindaco non ha grande colpa di quella delibera; a giudicare dai lavori del consiglio comunale spesso ci naccorgiamo che non ha una grande squadra di assessori e tecnici.
    Credo anche che il Sindaco, visto il suo carattere, possa rivedere quel provevdimnento. Lo spero per la fiducia che avevo nella sua persona. Non vorrei che anche Lui poi… assomigli a tutti gli altri!

  2. 2. Alessandro Says:

    Condivido e sottoscrivo pienamente questo articolo.

    Sono uno studente fuorisede residente in provincia di Arezzo (in Casentino, zona alquanto disagiata e mal servita dai servizi pubblici) e domiciliato da anni a Firenze per frequentare l’Università, ovviamente pagando anche un considerevole affitto mensile… (e senza alcuna agevolazione fiscale).

    Una spesa di 500€ annue è iniqua per un lavoratore, a maggior ragione per uno studente senza reddito !

    Sperando in una revisione di questa norma assurda, ho già inviato un reclamo ufficiale alla SaS (dal sito si può fare), a cui mi hanno risposto inoltrando la segnalazione a chi di competenza. Di sicuro non servira a niente… ma se ne arriveranno molte forse qualcuno ai piani alti se ne accorgerà…
    http://bit.ly/bkPV3y

  3. 3. Daria Says:

    Sono completamente d’accordo con voi. E mi piacerebbe trovare un modo un po’ più efficiente rispetto al semplice reclamo sul sito della SaS (che peraltro ho fatto).
    Io, residente a Pisa e domiciliata a Firenze da 6 anni per lavoro, in possesso di auto aziendale (manco a dire che posso sbarazzermene), dovrei pagare 50 euro al mese quando prima ne pagavo 25 per un anno!??!?! A quella cifra, come minimo, mi aspetterei di avere il posto riservato!
    Contando poi che nella zona di piazza Beccaria, in cui abito, trovare un posto libero per parcheggiare è difficile quanto trovare un ago in un pagliaio…una cifra del genere mi sembra ancora più assurda…
    E se abitavo a Grosseto o a Livorno o a Lucca, poi…che cosa cambiava?
    E’ una legge senza senso…

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