Ott 17

Gli in ”indignati” si autoconvocano e chi è contro di loro si “indigna” a sua volta!

 Parliamoci chiaro: chi si è autoconvocato perché si dichiara indignato, lo ha fatto perché è incazz…to! Non certo perché sta bene e vive negli agi!

E’ vero che alcuni infiltrati hanno accentuato i moti di violenza e che queste esagerazioni hanno fatto dei danni… ma chi è giovane, non ha lavoro, o ha un lavoro sottopagato, che di fronte a sé non ha prospettive di futuro,  vede solo vecchi che decidono per lui… ma che cavolo deve fare per affermare le sue giuste (e costituzionali) pretese di vita dignitosa?  Siamo in presenza di una condizione prerivoluzionaria, da assalto ai forni. Durante la rivoluzione francese o quella russa la gente si scambiava carezze? La ghigliottina non fu una violenza ma un inevitabile epilogo per dei governanti rinchiusi nelle stanze dorate di Versailles, insensibili al grido di dolore e di fame dei cittadini! I nostri legislatori, i nostri governanti non sono altrettanto chiusi nei palazzi e lontano dalla gente?

Forse questi giovani dovevano convocarsi nelle varie città, mangiare in sit-in panini preparati dalle loro mamme, sedersi e fumare maju e poi tornarsene a casa e continuare la stessa vita grama?

Quello che è stato fatto, per quello che noi anziani abbiamo fatto e stiamo facendo loro… la reazione è stata poca cosa!

Cominciamo a fare degli esempi, o meglio a rifarli (vedasi articoli precedenti nel ns sito – www.theprofessionalcompetence.it -). Esempio vero numero uno:

un ingegnere con laurea magistrale (5 anni più abilitazione all’esercizio della professione), di prima assunzione in un ente pubblico, guadagna 1.200 euro nette al mese. Il suo “capo”, come tutti i funzionari degli enti pubblici (regioni, province, comuni, ASL, parlamentari e capi di gabinetto, prefetti, avvocati dello Stato, magistrati, medici di famiglia ecc), guadagnano all’incirca e mediamente 10.000 euro al mese, ossia 9 volte più di quel giovane laureato!

Ma ci siamo mai domandati quale sia il criterio applicato con cui si ripartisce la torta dei salari? Perché uno appena sopravvive ed un altro sguazza nel superfluo?  Ma non sono tutti figli della stessa mamma Italia? O no?

Con 1.200 euro al mese, quel giovane ingegnere si deve pagare un affitto se non vuole essere tacciato di bamboccione o dormire sotto un ponte.

Un affitto, due o tre stanzucce, mediamente, dalle nostre parti di Toscana, costa 600 euro mensili. A questa cifra bisogna aggiungerne 200 euro mensili di servizi (luce, gas, acqua, nettezza, tasse di registrazione annuale, piccole manutenzioni, canone TV, telefono ecc)… . Insomma da quei 1.200 euro, questo disgraziato ed infelice, deve toglierne  perlomeno 800 euro per la sola abitazione. Poi… una macchinuccia, una Panda Fiat, la vogliamo mettere in conto? Anche perché i servizi pubblici per andare a lavorare non ce ne sono! Vogliamo assicurare questa utilitaria? Assicurazione, bollo, manutenzione, benzina.. vuoi mettere mediamente 150 euro al mese… ma a fare bene? Solo per esistere, quel giovane ingegnere deve cacciare 950 euro al mese! Con i restanti 250 euro, 8 euro al giorno!, dovrebbe mangiarci, rivestirsi, comprare un giornale, vedere un film, ogni tanto, andare a farsi l’igiene dentale, almeno due volte l’anno, curarsi un raffreddore, andare dal barbiere… prendersi un caffè ogni tanto… . Sarà possibile che questo prima o poi non si incazzi?

Esempio vero numero due:

un laureato in matematica senza lavoro, senza reddito, con mamma e papa al minimo del reddito o magari con un genitore in cassa integrazione… cosa deve fare? Passeggiare per le strade in tutta pace a raccontarci che è indignato e poi tornarsene a casa tranquillo a patire la fame mentre quei lor signori sguazzano nel superfluo e magari nell’ultima finanziaria hanno avuto anche una riduzione delle tasse o un aumento delle indennità così come hanno fatto i parlamentari?

Esempio vero numero tre:

Un ragazzo addetto alle pulizie in una cooperativa di servizi, un  altro assunto tramite un’agenzia di lavoro in affitto – maledetta sia la legge Biagi, chi la pensò e chi la votò!, sempre per lavori temporanei di stoccaggio merci, entrambi laureati, uno in economia ed l’altro in  filosofia, guadagnano, udite udite, 6,30 euro lordi l’ora, netti 4 euro! Lavoro mensile di 168 ore, orario di lavoro per le pulizie in due turni, dalle 5 alle 9 di mattina e dalle 6 alle 10 di sera, nette mensili, 168 x 4 euro, la bella cifra di 672 euro! Se con il doppio di quella cifra non vive il neo ingegnere, costoro come cavolo sopravvivono?

La CIG (cassa integrazione guadagni) in questo mese di ottobre 2011 è aumentata di 570.000 unità ca. Stipendio medio per un cassintegrato di 800 euro mensili, quando va bene!

In questi giorni si parla solo di giovani autoconvocati ed indignati ma dietro di loro ci sono anche i loro familiari: presto, se continua questa “zigana”, arriveranno in piazza, in massa, anche gli adulti, i cassintegrati, i pensionati, i nonni!

Carissimo Presidente Napolitano, Carissimo Presidente del Consiglio, Carissimi “indignati contro chi si indigna,

provateci voi a comprarvi quelle cosucce necessarie a vivere, mangiare!, con appena 8 euro al giorno!

Ma poi ci rendiamo conto che a comandare ci sono solo i vecchi? Fenomeno solo italiano!

Tralasciamo altri esempi, tanto sono fatti notori che il 50% dei giovani è disoccupato o sottoccupato. I giornali ne parlano da anni e tutti i giorni.

Ma noi vogliamo far mettere su famiglia a costoro? Vogliamo far loro pensare al futuro della nostra società? Chiediamo loro di stare tranquilli? Diciamo loro di garantirgli la libertà perché possano andare in piazza con uno striscione a sospirare? Siamo degli ipocriti!

Quello che hanno fatto in questi giorni di agitata protesta è poca cosa ed io sono d’accordo con loro! Anzi la prossima volta in piazza ci vado anch’io!

Non sono i giovani che hanno sfasciato, siamo noi vecchi, sono gli approfittatori, i finanzieri d’assalto, i funzionari super pagati, gli speculatori che hanno armato la mano a costoro: i responsabili siamo noi, sono i massimi rappresentanti delle istituzioni in prima persona perché guadagnano troppo, prendendo anche quello che per diritto nativo appartiene a questi giovani, ma soprattutto, oltre a guadagnare in maniera smodata,  non stanno facendo nulla per loro!

Ho sentito in Tv, domenica, il Sig Giletti che con un peana ha chiosato gli eventi di Roma. Noi sosteniamo con forza, e ci schieriamo con chi protesta, che la responsabilità non è di chi ha fame ma di chi affama. (Nel nostro sito – www.theprofessionalcompetence.it – si vedano gli articoli precedenti).

Volete isolare i black bloc? Caro ministro dimezzati lo stipendio (da 20 mila euro mensili a 10 mila!), caro direttore generale dell’ASL, dimezzati lo stipendio (da 30 mila euro mensili  a 15 mila), caro amministratore delegato di azienda pubblica, ENI, ENEL, FFSS, RAI dimezzati lo stipendio (da 300 mila euro il mese più le varie stock options, portati lo stipendio mensile a 150.000 euro e senza free benefit)  caro… caro… .  Ma Giletti, Vespa, Fazio, Santoro quanto guadagnate al mese? 50 mila euro? Alcuni di voi anche 200 mila? Dimezzatevi lo stipendio, mica rinunciare a tutto, solo la metà: vedrete che i facinorosi si dissolveranno come neve al sole! 

 Carissimi “soloni e moralisti dell’ultima ora” dovete sperare che con la sfuriata rivoluzionaria di questi ultimi tempi questi giovani indignati abbiano esaurito tutte le energie per carenza di cibo e di mezzi … altrimenti la prossima volta, giustamente, ci “avventeranno” tutti giù dalla finestra!

written by Marcello Sladojevich \\ tags: , , , , ,


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