Mar 04

Da apprezzare ma anche da discutere.
Soprattutto anche da indignarsi.
Bene a sapersi, ma potrebbe essere la radiografia del mal costume. Io mi vergognerei ad avere uno stipendio di 700 mila euro in un posto pubblico quando  ci sono persone che vengono retribuite con 5 euro lordi per ogni ora di lavoro: 600 euro il mese!


Apparentemente un’operazione di trasparenza… ma secondo noi la solita operazione demagogica all’italiana… a meno che quelle cifre e quelle dichiarazioni reddituali non le si affrontino con un minimo di valutazione critica e poi si estendano anche agli altri “cittadini emungitori”…ossia a quella casta economica da cui i ministri provengono e che questi stessi ministri proteggono: infatti tassa patrimoniale nisba. Aumento degli oneri per il ceto medio basso oltre i limiti di sopportabilità.

La prima domanda che ci siamo fatti, ma era un interrogativo che nei mesi passati ci siamo posti spesso proprio su questo sito: chi stabilisce il pretium laboris?

Perché il tal ministro o il grande funzionario deve guadagnare fino a 100 mila euro il mese ed un suo dipendente solo 1,100 euro al mese?

Perché quel funzionario pubblico guadagna 100 volte più di un comune impiegato? Se è vero tutto questo, spontanea insorge la domanda: ma “costoro” quante bocche hanno da sfamare e quanti sederi hanno da nettare?

Questa operazione trasparenza sull’immediato mi ha reso euforico e ben disposto sulla da me presunta buona volontà di Monti, ma poi sono rimasto deluso a vedere quanto un uomo, prima di andare al Governo ed in un periodo di recessione, in un periodo in cui una famiglia su tre non sa come arrivare a fine mese, in un periodo dove il 30% dei giovani è senza lavoro e quei pochi che lo hanno lo svolgono da precario e senza prospettiva, sono rimasto deluso ed indignato, appunto, a vedere quanto un uomo pubblico dipendente di una struttura di garanzia anche equitativa lucrava e al di là dei proclami quanto continua a lucrare: 700 mila euro oltre ai benefit, ossia tutto spesato ed oltre.

Quella pubblicazione dei redditi mi ha fatto sentire all’improvviso come colui che vede pubblicate le misure del membro dell’amante della propria moglie: apprende di essere cornuto ed al contempo gli prende pure il complesso d’inferiorità!

Dunque analizziamo i redditi 2010 dei membri del Governo:

Presidente Monti

Un milione  e mezzo di euro.

Beato lui. Non commentiamo il resto! Presidente di qui, consulente di là, professore… ma quanto potere anche! Ma poi che fa tutto lui? Lasci fare qualcosa anche ai nostri figli laureati!

 Ministro Severino:

Avvocato, 7.005.649 euro, di cui 4 milioni sono finiti in tasse allo Stato.

Osserviamo: a parte la pecca di aver dimenticato di dichiarare, nell’operazione trasparenza del Governo, la villa di tre piani con piscina sull’Appia, come si legge su alcuni giornali, dobbiamo ammettere che è reddito d’impresa, studio legale. Consulenze, cause, insegnamento… ecc. Dobbiamo anche domandarci, senza malizia però, quante consulenze sono state svolte e a chi? In tal senso l’operazione trasparenza sarebbe migliore anche perché il termine “consulenza” in Italia ha assunto più significati. Però, pur non condividendo la dichiarazione calvinista della stessa Ministra sul “merito” di chi guadagna molto, dobbiamo ammettere che paga un bel mucchio di tasse. E ciò fa onore a Lei.

Ministro Passera, anno 2010

3,5 milioni di euro, compenso da lavoro ed un deposito di 8 milioni di euro dalla vendita di azioni Banca Intesa.

Osserviamo: non andiamo tanto indietro, ma dal 2002 il dot Passera lavorava nel sistema bancario ed in cordate varie. Dunque se il suo “valore pretium laboris” si aggira sui 3,5 milioni di euro l’anno; in 10 annetti dovrebbe aver incassato 30/40 milioni… o no! Non ha patrimonio? Dove sono finiti ‘sti quattrini… se le nostre percezioni hanno un qualche fondamento?

Nel curriculum del ministro c’è il lavoretto delle Poste, incarico datogli dall’allora ministro Ciampi (‘anvedi quello!) con ristrutturazione e 20 mila posti di lavoro in meno; poi c’è stata al suo attivo l’operazioncina Alitalia con Colaninno e Sabelli. A proposito, ma che fine ha fatto Alitalia, e che fine hanno fatto i dipendenti? Mi sembra che a spasso ne siano andati più di dieci mila! Ed il debito ex Alitalia? Scaricato su pantalone!

Oggi è al posto giusto: Ministro dello Sviluppo Economico.

INCISO. Dal 1992 in poi l’Italia è stata sotto le grinfie dei banchieri:

– 1992 Governo Ciampi (ex Banca d’Italia) con al Tesoro Barucci, professore ma anche (prima o dopo?) CdA Monte dei Paschi;

– 1995 Governo Dini e ad interim tesoro (ex Banca d’Italia);

– 1996-1999 superministro dell’economia Ciampi;

– 2011 Monti (consigliere di tante società bancarie), Passera (direttamente dal San Paolo), Fornero (ex CdA San paolo).

Conclusione: la politica italiana è stata ed è governata dai banchieri!

Ministro Fornero

Il reddito imponibile per il 2010 è stato pari a 402.138 euro. Il reddito deriva dagli incarichi di vicepresidente del Cds di Intesa Sp e di consigliere Buzzi Unicem e dell’incarico di professore ordinario all’Università di Torino.

Osserviamo… ma ‘anco lei proviene da Intesa San paolo? Ma non c’è anche un altro ministro? O sbaglio!

Andrea Riccardi

106 mila euro derivanti dalla pensione di professore universitario.

Osserviamo: apparentemente non è tanto, soprattutto se paragonato ai redditi degli altri ministri… ma sono 9.000 euro il mese di pensione! Fra noi poveri mortali, in un momento in cui lo stipendio di uno che tiene famiglia è intorno a 1000 euro… mi sembra sia una bella cifra ed anche sproporzionata. Magari è anche una pensione di quelle a “ripartizione”, ossia quella che i giovani lavoratori di oggi pagano quale “pensione piena dei vecchi” (ed anche ricca) per poi, questi poveri giovani, avere loro una pensione “a capitalizzazione” ossia ridotta del 50/60%, se in pensione ci andranno !

Ministro Di Paola

314 mila euro di pensione provvisoria e 29 mila per servizio all’estero.

Osserviamo che la pensione potrebbe essere di 25 mila euro il mese. Beato lui e poveri noi. Ma di questi “ben pensionati” del regio esercito quanti ce ne sono?

Una domandina al Ministro: è vero che molti alti graduati l’ultimo giorno o anno di servizio attivo fanno il giuramento per il passaggio “al grado superiore”, con conseguente aumento di diarie e pensioni e si spiega così che in Italia ci siano più generali che soldati?

Potrebbe non essere nemmeno vera, questa diceria… ma in un’operazione di trasparenza del Governo, il pubblicare l’elenco di tutti i generali e colonnelli, promossi nell’ultimo anno di servizio, pur rimanendo nelle stesse mansioni e servizi, potrebbe essere una buona cosa. O no?

A proposito, signor Ministro, Lei non potè giurare contestualmente agli altri Ministri perché era in missione in Afganistan… vero? Lo sa che quella missione ci è costata una media di 40 milioni il mese di euro (80 miliardi di vecchie lire) che in una decina di anni, fanno circa 4 miliardi di euro! Ma anche più di 40 morti! (foto a lato)

Secondo questo Governo abbiamo le pezze al culo e poi andiamo a sbandierare la nostra falsa potenze a destra e  manca… magari poi siamo reticenti per una settimana, prima di mandare i soldati a spalare la neve nelle nostre regioni disastrate con la motivazione che non c’erano soldi… e da qualche parte si è detto anche che l’esercito italiano impegnato nell’emergenza doveva essere anche pagato dai sindaci!

 Ministro Patroni Griffi

reddito complessivo di 504.367. Con qualche appartamento, ex cartolarizzazione enti, ceduto in affitto, come sembrerebbe. 

Ministro D’Andrea

reddito complessivo 2010 di 245.691 euro, comprensivo del Trattamento pensionistico Inpdap-Università.

Osserviamo: rispettiamo il professore, che è anche un amico personale per aver insieme a lui collaborato negli anni ’80 al progetto ALONE, ma a noi risulta che avesse diritto al vitalizio di ex Consigliere regionale ed al vitalizio di ex parlamentare, oppure no?

Indipendentemente da quello che percepisce Giampaolo, ma questi vitalizi dei consiglieri regionali ed questi cumuli di pensioni e vitalizi degli ex parlamentari sono moralmente accettabili, soprattutto in un momento di crisi e di ristrettezze economiche?

Per la pensione di ex professore universitario, fondo INPDAP, vale quello che abbiamo detto per Riccardi: mangiamo i risparmi previdenziali dei giovani e comunque 20 mila euro il mese di pensione sono troppe! Anzi scandalose!

Inoltre, per inciso e contestualmente e per tutti, ci risulta che l’ex ministro Amato, che di pensione sembra ne prenda 30.000 euro o più il mese, si sia giustificato dicendo che lui non ci può far nulla perché “quei soldi glieli danno”.

La nostra risposta è duplice, non solo al Professor Sottile (ma anche a tutti gli altri cittadini che hanno pensioni superiori ai 10.000 euro e sono moltissimi… si stima oltre 200.000 mila persone!):

a)      tu sei stato ministro e quindi te li sei dati da solo quei soldi, non facendo nulla per correggere la stortura;

b)      e se la gente incavolata…”te le desse davvero”! Come potremmo difenderti?

Ministro Catricalà

nel 2010 ha avuto un reddito di 740 mila euro come presidente dell’Antitrust. Incarico pubblico!

Osserviamo solo questo: 62 mila euro il mese per il ministro ex authority; per mio figlio ingegnere 1300 euro il mese, e si considera pure fortunato!  Da solo il ministro lucra quanto un intero corpo docente di un liceo!

Per finire buttiamo nella mischia questa osservazione: crediamo poi che acquistare una casa dall’INPS, a Roma, di grande metratura e con vista Colosseo, a 170 mila euro sia stato lecito anche per un ministro… la legge c’era! Ma fatta da chi? Fra l’altro sembra che quell’appartamento sia stato pure ceduto in affitto… il che vuol dire che l’acquirente non ne aveva bisogno per abitarvici!

Osserviamo ancora: il patrimonio INPS era per garantire gli assicurati (i pensionati, cioè noi) e garantire un mercato immobiliare calmierato. Era giusto svenderlo? Indipendentemente da quello che è successo nello specifico e comunque era cosa formalmente legittima (ma formalmente) perché una legge esisteva, ma è moralmente giusto permettere la speculazione sui beni di tutti?

La cartolarizzazione dei beni immobili degli enti pubblici, Enel, Ferrovie, Inps, Impdap, Poste ecc chi ha arricchito?

Realmente gli immobili sono andati a chi aveva bisogno di un alloggio, oppure gli immobili di prestigio sono andati, a poco prezzo, a chi di fatto non ne aveva bisogno?

E quei capitali incassati che fine hanno fatto?

Non continuiamo oltre nel nostro tormentone, tanto le schede reddituali dei membri del Governo sono pubblicate sui giornali.

Ci colpisce solo  che queste persone per anni abbiano guadagnato molto ed in maniera smodata ed al contempo non riusciamo a capire con quale criterio si sia fissato il loro valore del lavoro come milionario e quello di altri cittadini… un insegnante, un metalmeccanico, un infermiere ecc, come non degno nemmeno della possibilità di sopravvivenza.

Poi, ed inoltre, ci meraviglia che molti membri del Governo, avendo guadagnato moltissimo per anni, nelle denunce di trasparenza facciano vedere scarso patrimonio.

Mio zio con la pensione di 700 euro mensili ha in banca circa 30.000 euro. Se tanto mi da tanto… chi guadagna 60/70 mila euro il mese in banca dovrebbe avere perlomeno qualche decina di milioni di euro… e da quelle denunce trasparenti, ciò non appare chiaro!

E se qualche gruzzoletto fosse altrove?

E l’operazione trasparenza non fosse poi tanto trasparente?

Il dubbio è lecito e senza offesa per nessuno!

Abbiamo anche altre perplessità su questa “trasparenza”: quando una famiglia media fa il calcolo per l’ISEE al fine di ottenere così gli sgravi fiscali per un figlio all’università o per ottenere dei servizi a costo ridotto, mi risulta che si valuti tutto il carico familiare, moglie, marito, figli ecc.

Ma questi ministri, nell’operazione trasparenza, non ci hanno mica detto quanto è il loro patrimonio familiare… quello intestato alle mogli o ai mariti o ai figli, che forse non sbaglieremmo a definirli “figli di papà” o della casta, che forse sarebbe più preciso!

Inoltre non ci hanno mica detto quanto ammonta il loro patrimonio di immagine sociale che sarebbe: i figli di noi ceto medio sono tutti precari o parte time o addirittura disoccupati, fatta eccezione per pochi fortunati che vantano un posto fisso.

I figli del ceto medio, se va bene, frequentano università sgangherate e non hanno possibilità di specializzarsi, di crescere culturalmente.

I figli dei nostri ministri che università hanno fatto? Che lavoro fanno? Come hanno potuto accedere in quei posti?

Sono tutte domandine, queste, che si aspettano delle rispostine…mica da poco!

Confesso sinceramente che questo Governo non mi piace perché è il Governo dei banchieri; il governo voluto dalla Merkel per affossare gli italiani in cambio del salvataggio delle banche. Ho fondato dubbio che in tutte queste operazioni di austerity si sia scaricato il debito privato delle banche… sul groppone degli italiani! Anzi ne sono sicuro confortato anche dalle recenti dichiarazioni veritiere dell’ex Ministro Tremonti.

Quel che è di peggio è che è un Governo retto dalle Sinistre!

Sembra che l’Italia negli ultimi anni abbia considerato come unico valore la ricchezza di pochi, accaparrata nel disprezzo dei problemi sociali e nel disprezzo del minimo senso della cosa pubblica…!  Ma noi siamo un paese “cattolico“, dove la chiesa è la Chiesa dei poveri, siamo un paese della Sinistra, di quella Sinistra che ci difende dai ricchi! ?! Ah! Ah! Ah!

Mi si è poi obiettato: “eppure questo governo Monti è sostenuto anche da Bersani e dalla sinistra e poi da Casini ed anche dal PDL”.

La Sinistra, soprattutto in questi ultimi dieci anni non ci ha capito niente: o è in malafede o è composta da sciocchi.

Pur di mandare a casa Berlusconi ha accettato il governo dei banchieri e pur di salvare certe banche, Monte dei Paschi per esempio, molto cara agli ex comunisti si dice, ma anche per salvare UNIPOL Bank e Assicurazioni non si vergogna a permettere che il debito sia spalmato su tutti i cittadini.

Ma se la sono posta la domanda: un operaio della Fiat o della chimica di Marghera che responsabilità ha sul debito italiano?

Credo che la maggior responsabilità l’abbia chi, per esempio, funzionario pubblico o manager pubblico ha intascato 7 o 800 mila euro l’anno di stipendio o anche quei pensionati che hanno pensioni di 20, 30, 40 mila euro al mese, e poi ci hanno ridotto in questa maniera! Bella professionalità!

Quello che Monti sta facendo, anche con il consenso delle Sinistre, è della serie “il debito l’hanno fatto loro e la colpa e tutta vostra!” Mi ricorda qualcosa del tipo “…armiamoci e partite!” Ed a morire in guerra fu la povera gente!

La Sinistra ha fatto un errore politico… doveva sostenere Tremonti che era apertamente in polemica con Berlusconi e ci difendeva in sede europea… ricordate gli eurobond? La politica vera è proprio quella della mediazione e del cogliere le opportunità del momento. Avremmo mandato a casa il Cavaliere ed avremmo un potere politico legittimo che ci governa e non gli uomini delle banche!

Sinistra miope e sciocca  ed anche malamente interessata. Non è così? Allora la voglio vedere alla prova del nove, sulla riforma elettorale! L’unico ambito operativo che sia rimasto alla politica ed anche l’unica possibilità di riscatto.

Inoltre e per finire:

ho visto il dottor Vespa che comunque giustificava quegli stipendi, testualmente “altrimenti quelle persone andrebbero a lavorare altrove… ed allora perderemmo nel pubblico delle “teste”… ecc”. Risposta di un “indignato”:

a)      perderemmo sole delle teste … di…, infatti non mi sembra che con quei funzionarioni l’Italia navighi in belle acque.

b)      Vorrei vedere quante ditte private pagherebbero quegli stipendi e per avere quali risultati?

c)      Vorrei vedere chi si prenderebbe sul groppone tali costi proprio in un momento in cui si vuole abbattere il costo del lavoro… si vuole riformare l’art 18 ecc.

d)      Inoltre … ma tanto tanto il Signor Vespa quanto lucra dalla Televisione di Stato, dal nostro canone, con la trasmissione “Porta a Porta”? Ed un ex direttore RAI quanto percepisce di pensione? Tanto per levarci una curiosità poiché è stato proprio lui ad indurci questo dubbio con una difesa di ufficio non richiesta! Excusatio non petita accusatio manifesta!

Allora indigniamoci e, perlomeno a parole, mandiamoli al diavolo!

written by Marcello Sladojevich \\ tags: , , , , , , ,


Leave a Reply