Dic 14

di Stelio W. Venceslai

Sotto una pioggia inusitata e violenta si scioglie la penisola: cola fango dalle colline, franano gli speroni delle montagne, i fiumi traboccano, anche i torrenti più miserabili esondano portando disperazione, distruzione e morte. Il mare solleva onde mortali mordendo le coste italiane. Una lunga tempesta, non certo l’ultima di una lunga serie, dissesta sempre di più il nostro Paese, le Pays du soleil.

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Cascinali sommersi, cavalcavia trasformati in laghi mortali, città inondate d’acqua e di fango, campagne distrutte, morti un po’ qui e un po’ là. Un disastro. Un disastro che si ripete ogni volta in modo più grave, un disastro atteso, mai prevenuto, mai contenuto, mai evitato. Dopo tanta acqua, come al solito, ci sarà la siccità. Come milioni d’anni fa. Continua a leggere »

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Ott 16

Rufina, 29 settembre 2013


1Nelle Georgiche Virgilio “canta” il mito di Orfeo ed Euridice. E’ una struggente storia di amore profondo e morte: eros e tanatos (Έρως και Θάνατος). Euridice, morsa da un serpente, cade in un sonno eterno. Il cantore Orfeo sceso nell’Ade, riesce ad intenerire con la sua musica le divinità che gli concedono di riportare in vita terrena l’amata ad un patto: che nella strada del ritorno verso la terra non si fosse voltato a guardare la moglie. Ma proprio al limes, sulla soglia che divide il mondo degli umani da quello delle anime, Orfeo si volge verso l’amata moglie rompendo il patto con gli dei e condannando Euridice a permanere “per sempre” negli inferi.

Certo l’ira di un nume ti perseguita;
tu sconti gravi colpe; inconsapevole Orfeo
suscita la tua rovina e lo vogliono i Fati!,
e infelice dell’ira per la sposa perduta.

Mentre fuggiva da te a precipizio lungo il fiume,
non vide, la fanciulla già segnata da morte,
nell’alta erba, il serpente che abita le rive.
E il coro delle compagne Driadiriempdi lamenti
i monti più elevati; e piansero le vette del Rodope
e gli alti e la guerra di Reso
e pianse i Geti e l’Ebro e l’antica Orizia…..

…….Anche quando il capo, staccato dal candido collo,
l’Ebro Eagiro portava travolgendo nei gorghi,
la voce, e la lingua ormai gelida: “Euridice”,
chiamava mentre l’anima fuggiva: “O misera Euridice”,
“Euridice”, ripetevano le rive lungo il fiume”. Continua a leggere »

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Giu 04

Immagine

 

 

Locandina_Invito

written by Elena Sladojevich \\ tags: , , , , , , ,

Mag 05

1Gualtiero Risito, da buon artista fiorentino, nelle sue opere privilegia il segno, come nella migliore tradizione pittorica cittadina. Infatti il disegno è la principale caratteristica dei nostri più importanti periodi e movimenti artistici che nel corso dei secoli hanno creato una vera e propria scuola: la Scuola Fiorentina.

Attraverso il disegno si indaga la forma astraendola dal suo contesto naturale facendola assorgere a idea e perciò rivendicando ad essa il primato sulla forma. Pertanto l’oggetto non avrà nella sua rappresentazione una valenza reale ma sarà un segno dell’idea concepita dall’artista. Continua a leggere »

written by Enrico Guarnieri \\ tags: , ,